Agibilità scuole Pescara, «quei 4 istituti non devono riaprire»


Foschi chiede la chiusura «serve buon senso». Per la legge, però, possono restare aperti .

“L’Associazione ‘Pescara – Mi piace’ ha chiesto formalmente l’intervento del Prefetto di Pescara, per affrontare la situazione di 4 scuole comunali cittadine che, stando ai documenti ufficiali, non sono dotate dei minimi criteri di agibilità e quindi «non dovrebbero essere riaperte agli studenti il prossimo 10 settembre».
  
Nei mesi scorsi era stato proprio il Comune di Pescara a certificare che servirebbero ben 200 milioni di euro per il miglioramento sismico degli edifici (non solo scuole) di propria competenza.
Insomma, il problema è ampio e non riguarda solo gli istituti scolastici che riapriranno tra sette giorni.
Dopo la scossa del 24 agosto, a Pescara non sono emersi problemi di tipo strutturale tali da comportare interruzione delle funzioni svolte all'interno degli immobili di competenza comunale ma ci si è resi conto della necessità di reperire 576.000 per alcune scuole cittadine.
Servirebbero infatti 76,2 milioni per il miglioramento sismico dell'edilizia scolastica, 65,4 milioni per gli alloggi di  edilizia residenziale pubblica, 21,3 milioni per gli impianti sportivi, 35,9 milioni per ‘altra edilizia pubblica’.
Ma le spese non finiscono qui: servono infatti 1,5 milioni di euro per le verifiche di vulnerabilità sismica, in parte già effettuate in alcune scuole dopo le recenti scosse di terremoto.
Si parla di 507.000 euro per l'edilizia scolastica, 390.000 euro per gli alloggi di edilizia residenziale, 234.000 euro per impianti sportivi e 403.000 per ‘altra edilizia pubblica’.


«"EMERGENZA" PER QUATTRO SCUOLE»  
Dopo gli appelli lanciati dai consiglieri comunali al sindaco Alessandrini nei mesi scorsi, dopo le inutili richieste di fare chiarezza, e soprattutto dopo i fatti di Genova e le ultime scosse di terremoto, l’associazione Pescara Mi Piace sostiene che la questione vada affrontata «con la massima urgenza».
E nel mirino sono finite la scuola elementare ‘Rodari – Andersen’ di via Salara Vecchia, la scuola elementare ‘Don Milani’ di via Sacco, la scuola media ‘Antonelli’ in via Virgilio, e la scuola media ‘Michetti’ in via del Circuito.
«Ad attestare, nero su bianco, l’inagibilità e lo stato di rischio dei quattro Istituti», spiega Armando Foschi, «sono stati i dirigenti e funzionari del Comune, tra cui il dottor Gaetano Silverii e l’ingegner Marco Polce, in 4 delibere approvate lo scorso 22 maggio dalla Giunta comunale del sindaco Alessandrini, la numero 343, 344, 345 e 346, con le quali sono stati chiesti alla Regione Abruzzo finanziamenti rilevanti, 6milioni di euro in tutto, per lavori urgenti nei 4 istituti definiti come le ‘strutture più ammalorate del patrimonio di edilizia scolastica’».

Leggendo le relazioni stilate dai funzionari l’associazione ha scoperto che le condizioni strutturali dei 4 edifici sono «drammatiche».

LA RODARI ANDERSEN
La scuola ‘Rodari-Andersen’ di via Salara Vecchia non è neanche provvista del certificato di prevenzione incendi e, per garantire il suo adeguamento sismico, sono necessarie opere ‘invasive’ per 1milione 850mila euro, opere che, fra l’altro, dovranno determinare l’adeguamento del giunto sismico per separare strutturalmente gli attuali due corpi di fabbrica, costruiti a distanza di vent’anni l’uno dall’altro, e interventi su travi e pilastri per garantire duttilità e resistenza, oserei dire fondamentali in caso di terremoto.

ANTONELLI
Ancora più imponenti e invasivi i lavori per la messa in sicurezza della scuola media Antonelli in via Virgilio, opere per 2milioni 310mila euro.
E in questo caso proprio lo studio di vulnerabilità sismica ha evidenziato delle forti criticità, ovvero (come si legge nella delibera): ‘Molti elementi strutturali presentano problemi nelle verifiche di resistenza; ci sono problemi di corrosione nell’armatura, il copriferro è deteriorato nella facciata antistante il cortile; un pilastro del secondo ordine risulta gravemente danneggiato all’altezza del nodo; alcuni giunti tecnici risultano ‘espulsi’.

DON MILANI
Opere invasive anche per la scuola ‘Don Milani’ di via Sacco, dove sono necessari interventi per 1milione e 10 mila euro, edificio che non ha la certificazione di prevenzione incendi e dove addirittura a mettere a rischio la resistenza antisismica sono le 9 finestre affilate lungo i corridoi dei vari livelli.

MICHETTI
Stesso copione infine per la scuola media ‘Michetti’ di via del Circuito, dove metà scuola è occupata dal Comando di Polizia municipale.
Per restituire sicurezza solo alla scuola sono necessari lavori per 1milione 230mila euro, scuola che non è provvista della certificazione di prevenzione incendi.
Anche in questo caso lo studio di vulnerabilità sismica ha evidenziato una rilevante criticità per ‘l’inadeguatezza del giunto sismico e per l’insufficiente disposizione di armatura all’interno degli elementi strutturali a causa di precoci rotture sia ‘fragili’ che duttili’.

LA LETTERA AL PREFETTO
Già nello scorso mese di luglio – ha aggiunto Foschi nella lettera al Prefetto - tali problematiche sono state discusse in Comune e alcuni consiglieri comunali dei partiti di opposizione, hanno chiesto pubblicamente, sia attraverso comunicati stampa, sia attraverso una riunione ad hoc della Commissione consiliare Vigilanza e Controllo, la chiusura dei 4 edifici scolastici, in attesa dell’esecuzione delle opere di ripristino.
«Si tratta di edifici che, in tutta franchezza», continua Foschi, «non riteniamo abbiano i requisiti minimi di sicurezza per poter riaprire i battenti il prossimo 10 settembre, alla ripresa dell’anno scolastico, ospitando centinaia di studenti, specie alla luce degli ultimi terremoti che hanno interessato anche l’Abruzzo e, più specificatamente, Pescara».

L’ingegner Polce, nel corso di una seduta di Commissione, ha osservato che «la legge che impone l’adeguamento sismico delle scuole non impone la chiusura degli edifici scolastici che non sono ancora adeguati».
«La legge forse non detta tale imposizione, ma il buon senso sì», ribatte Foschi. «Dinanzi a tale vuoto amministrativo, ho ritenuto necessario investire della questione il Prefetto Basilicata, per sollecitare il suo interessamento alla vicenda, a tutela dei nostri ragazzi e della loro sicurezza».

LE RASSICURAZIONI DEL COMUNE

CUZZI RASSICURA
Intanto dal Comune arrivano rassicurazioni e l’assessore Giacomo Cuzzi avverte che saranno ultimati in tempo per la riapertura dell’anno scolastico i lavori di manutenzione straordinaria avviati durante l’estate. «In settimana si definiranno i 110.000 euro di interventi alla media Virgilio, dove si lavora già da settimane per risolvere situazioni di fruibilità e sicurezza».
 Alla Virgilio, spiega sempre il Comune, «abbiamo risanato il muro controterra della palestra, provveduto alla sua impermeabilizzazione dall'interno con intonaco osmotico; lavori di impermeabilizzazione anche sul terrazzo che subiva infiltrazioni da anni; nel progetto anche l’adeguamento antincendio della scuola con la realizzazione di compartimentazioni antincendio e l’installazione di tende tagliafuoco nei pressi delle scale di emergenza».
 Così anche alla primaria Renzetti, nel Comprensivo 10, interventi per circa 20.000 euro con l’adeguamento degli spazi per attuare un innovativo progetto, “A scuola senza zaino”.
Completati i lavori alla media Tinozzi, nonché a Colle Pineta, dove si sta definendo anche lì l’impermeabilizzazione, poi alla Cerulli, alla Don Milani di via Sacco, alla scuola elementare Di Resta di via Anelli.
Sugli studi di  vulnerabilità sismica: «siamo stati noi a volerli, a trovare le risorse e ad appaltarli: 300 mila approvati nelle scorse settimane che si aggiungono ai 400 mila euro precedenti e altri 300 entro fine anno e, in totale, in un anno e mezzo abbiamo messo 1 milione di euro e finanziato gli studi su tutti i plessi, un lavoro mai svolto prima. Il problema degli adeguamenti sismici, sollevato in modo allarmistico a una settimana dalla riapertura, riguarda tutti gli edifici pubblici e su questo possiamo affermare che Pescara sta facendo un grande lavoro e si trova meglio di tantissime città Italiane e Abruzzesi, specialmente per quanto concerne il patrimonio scolastico».

«Le verifiche di vulnerabilità hanno evidenziato problemi alle azioni sismiche, ma non a quelle statiche per le quali gli edifici risultano idonei staticamente. Circa i certificati di prevenzione incendi, la scuola di via Salaria Vecchia e la scuola media Antonelli sono in possesso del certificato di prevenzione incendi CPI. Inoltre occorre ricordare che di recente è uscita la Proroga che riguarda tutto il territorio nazionale al 31.12.2018 per l'esecuzione dei lavori antincendio alle scuole, quindi la legge già prevede che esistono scuole sprovviste di CPI alle quali però impone di doversi adeguare entro il 31.12 2018. E ricordiamo sempre che il CPI serve per ottenere l'agibilità quindi questo è un problema di tutte le scuole di tutta Italia.   Riepilogando per tutte le 4 scuole esiste l'idoneità statica ma non quella sismica . Per l'Antonelli di via Virgilio e la Rodari di via Salaria Vecchia esistono i CPI e sono stati fatti gli affidamenti ai professionisti per l' ottenimento dei certificati di agibilità. Per la scuola Don Milani di via sacco e per la scuola Michetti di via del Circuito è stato affidato all' ing Caiano il progetto di adeguamento antincendio e faremo del tutto per ottenere i relativi CPI entro il 31.12.2018 data della scadenza della proroga per tali certificati».


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